In queste domeniche che si chiamano dopo il Martiro
di san Giovanni Battista, le letture ci aiutano a
compiere un percorso alla scoperta del volto di Gesù, ed è fondamentale scoprirlo, perché Gesù ci rivela il
vero volto di Dio. Lo ripeto sempre, la fede non è
credere genericamente in Dio, ma credere che quello
che
Gesù ci ha detto di Dio è vero, e la prova che è vero si vede dai frutti, dal fatto che
divento una persona
nuova e migliore, perché lo scopo della fede è renderci persone autentiche, se no non serve a nulla. Fino a
quando non capisco chi è Dio e ho fede in un Dio sbagliato, le conseguenze sono negative e resto nelle
tenebre, come nelle tenebre era Nicodemo che infatti, scrive Giovanni, va da Gesù di notte. Nicodemo è
nostro amico perché ci rappresenta bene. Era un capo dei farisei, e i farisei erano uomini zelanti, pi , devoti,
perché? Perché pensavano Dio come l’aguzzino che ci
ha dato la vita e ce la fa pagare, per questo
cercavano di tenerlo buono con tutte le pratiche religiose. Infatti Nicodemo va da Gesù elogiandolo e
dicendogli: so che sei venuto da Dio, che Dio è con
te, che sei il Messia promesso, quello che ci libererà. Già,
ma secondo i farisei, brave persone, il Messia dove
va venire a sterminare i malvagi e premiare i buoni, e i
malvagi erano gli altri, i trasgressori della legge, mica loro, perché i cattivi sono sempre gli altri
non io, e
infatti quando scopro di essere anch’io cattivo penso che Dio non mi ami più e voglia punirmi, farmela
pagare. Allora Gesù lo spiazza dicendo: Se non sei
generato dall’alto non puoi vedere il regno di Dio!
Cosa
vuol dire sta frase? Nicodemo pensa che nascere dall’alto voglia dire entrare ancora nel grembo della
madre ed essere partorito un’altra volta. E Gesù gli spiega che nascere dall’alto non vuol dire questo,
perché vorrebbe dire nascere ancora uguali (quello
che è nato dalla carne è carne), ma nascere dall’acqua e
dallo Spirito. Spirito, che vuol dire vento, aria,
è il respiro di Dio, e il respiro di Dio è l’amore.
Senza questo
spirito, senza l’amore, noi non viviamo. Dio ci fa
vivere non solo perché la vita della carne, la nostra vita
fisica che ci hanno dato i nostri genitori proviene
comunque da Lui, essendo Dio all’origine di tutto,
ma è
colui che ci permette di vivere una vita vera perché è un Padre che ci riempie del suo amore, che ci fa
sentire amati, che ci fa diventare suoi figli nell’acqua del Battesimo, perché ci da lo Spirito di suo
figlio Gesù,
ci fa diventare come Gesù suoi figli, ci dice che noi siamo figli amati, e se io mi sento amato da Dio
a
prescindere da tutto, cambia tutto il modo di vivere la vita, i miei rapporti con gli altri e il mio rapporto con
Dio. Ecco le conseguenze della fede, cioè del credere in quello che Gesù ci dice di Dio, che sono le
conseguenze, i frutti di chi nasce dallo Spirito, dal sapersi abitati dallo spirito di Dio, che non vivo più
nell’angoscia, nella paura, nell’odio, nell’egoismo. Sono figlio di un Dio che è Padre, che mi ama, e
allora
non vivo la vita come un prezzo da pagare, non considero Dio un aguzzino, non cerco di osservare le
pratiche religiose come un obbligo o un dovere, ma
come modi con i quali Dio mi riempie continuamente
del suo amore. Capisco che non è l’osservanza della
legge a farmi entrare nel regno di Dio, perché Dio
è
Padre, e nel regno del Padre ci entrano i figli, quindi ci entro se sono osservante, ma se capisco di
essere
figlio, per cui nascere di nuovo vuol dire scoprire
quello che è accaduto nel Battesimo, sentire che Dio è
Padre. Ma Nicodemo ancora gli domanda: come si fa a
nascere dallo Spirito? E Gesù, ironicamente, gli dice:
dovresti saperlo, tu che sei un maestro della legge, perché già i profeti vi hanno detto queste cose,
e oggi
abbiamo giusto letto la bellissima pagina di Isaia
ripresa poi dalle parole del salmo che parla del dono dello
Spirito che, se viene accolto, rinnova davvero la faccia della terra e questo spirito, dice san Paolo
ai Romani,
è appunto l’amore di Dio riversato nei nostri cuori. Cosa fa questo Spirito, dice san Paolo. Ci riconcilia con
Dio, ci fa sentire appunto Dio non come avversario,
ma come alleato, di un’alleanza eterna che nemmeno
il
nostro peccato può distruggere. Lo Spirito di Gesù
ci rende figli e ci fa vivere nell’amore, come uomini e
donne nuovi, capaci di amare come il Signore ci ama
. Quindi queste cose dovresti saperle, dice Gesù a
Nicodemo e anche a noi, perché sono cose terrestri.
Le cose della terra sono i desideri più profondi di gioia,
di amore, di vita, di pace che abbiamo tutti, a cui
tutti aspiriamo, e poi ci rinunciamo, non ci crediamo più
perché pensiamo che siano impossibili (vi ho parlato di cose della terra e non credete). Io vi parlo di cose
celesti perché vengo da Dio e vi dico che Dio è que
sto e se credete a me, se vi fidate di questa mia Parola,
cambia tutto. E c’è da fidarsi che sia così, perché
altrimenti sulla croce, anziché perdonarci, ci avrebbe
fulminato, e se lo avesse fatto, allora avrebbe dimostrato che Dio è il mostro che abbiamo in mente noi,
mentre ha dimostrato esattamente il contrario.