domenica 13 settembre 2015

III DOMENICA DOPO IL MARTIRIO

In queste domeniche che si chiamano dopo il Martiro di san Giovanni Battista, le letture ci aiutano a compiere un percorso alla scoperta del volto di Gesù, ed è fondamentale scoprirlo, perché Gesù ci rivela il vero volto di Dio. Lo ripeto sempre, la fede non è credere genericamente in Dio, ma credere che quello che Gesù ci ha detto di Dio è vero, e la prova che è vero si vede dai frutti, dal fatto che
divento una persona nuova e migliore, perché lo scopo della fede è renderci persone autentiche, se no non serve a nulla. Fino a quando non capisco chi è Dio e ho fede in un Dio sbagliato, le conseguenze sono negative e resto nelle tenebre, come nelle tenebre era Nicodemo che infatti, scrive Giovanni, va da Gesù di notte. Nicodemo è nostro amico perché ci rappresenta bene. Era un capo dei farisei, e i farisei erano uomini zelanti, pi , devoti, perché? Perché pensavano Dio come l’aguzzino che ci ha dato la vita e ce la fa pagare, per questo cercavano di tenerlo buono con tutte le pratiche religiose. Infatti Nicodemo va da Gesù elogiandolo e dicendogli: so che sei venuto da Dio, che Dio è con te, che sei il Messia promesso, quello che ci libererà. Già, ma secondo i farisei, brave persone, il Messia dove va venire a sterminare i malvagi e premiare i buoni, e i malvagi erano gli altri, i trasgressori della legge, mica loro, perché i cattivi sono sempre gli altri non io, e infatti quando scopro di essere anch’io cattivo penso che Dio non mi ami più e voglia punirmi, farmela pagare. Allora Gesù lo spiazza dicendo: Se non sei generato dall’alto non puoi vedere il regno di Dio! Cosa vuol dire sta frase? Nicodemo pensa che nascere dall’alto voglia dire entrare ancora nel grembo della madre ed essere partorito un’altra volta. E Gesù gli spiega che nascere dall’alto non vuol dire questo, perché vorrebbe dire nascere ancora uguali (quello che è nato dalla carne è carne), ma nascere dall’acqua e dallo Spirito. Spirito, che vuol dire vento, aria, è il respiro di Dio, e il respiro di Dio è l’amore. Senza questo spirito, senza l’amore, noi non viviamo. Dio ci fa vivere non solo perché la vita della carne, la nostra vita fisica che ci hanno dato i nostri genitori proviene comunque da Lui, essendo Dio all’origine di tutto, ma è colui che ci permette di vivere una vita vera perché è un Padre che ci riempie del suo amore, che ci fa sentire amati, che ci fa diventare suoi figli nell’acqua del Battesimo, perché ci da lo Spirito di suo figlio Gesù, ci fa diventare come Gesù suoi figli, ci dice che noi siamo figli amati, e se io mi sento amato da Dio a prescindere da tutto, cambia tutto il modo di vivere la vita, i miei rapporti con gli altri e il mio rapporto con Dio. Ecco le conseguenze della fede, cioè del credere in quello che Gesù ci dice di Dio, che sono le conseguenze, i frutti di chi nasce dallo Spirito, dal sapersi abitati dallo spirito di Dio, che non vivo più nell’angoscia, nella paura, nell’odio, nell’egoismo. Sono figlio di un Dio che è Padre, che mi ama, e allora non vivo la vita come un prezzo da pagare, non considero Dio un aguzzino, non cerco di osservare le pratiche religiose come un obbligo o un dovere, ma come modi con i quali Dio mi riempie continuamente del suo amore. Capisco che non è l’osservanza della legge a farmi entrare nel regno di Dio, perché Dio è Padre, e nel regno del Padre ci entrano i figli, quindi ci entro se sono osservante, ma se capisco di essere figlio, per cui nascere di nuovo vuol dire scoprire quello che è accaduto nel Battesimo, sentire che Dio è Padre. Ma Nicodemo ancora gli domanda: come si fa a nascere dallo Spirito? E Gesù, ironicamente, gli dice: dovresti saperlo, tu che sei un maestro della legge, perché già i profeti vi hanno detto queste cose, e oggi abbiamo giusto letto la bellissima pagina di Isaia ripresa poi dalle parole del salmo che parla del dono dello Spirito che, se viene accolto, rinnova davvero la faccia della terra e questo spirito, dice san Paolo ai Romani, è appunto l’amore di Dio riversato nei nostri cuori. Cosa fa questo Spirito, dice san Paolo. Ci riconcilia con Dio, ci fa sentire appunto Dio non come avversario, ma come alleato, di un’alleanza eterna che nemmeno il nostro peccato può distruggere. Lo Spirito di Gesù ci rende figli e ci fa vivere nell’amore, come uomini e donne nuovi, capaci di amare come il Signore ci ama . Quindi queste cose dovresti saperle, dice Gesù a Nicodemo e anche a noi, perché sono cose terrestri. Le cose della terra sono i desideri più profondi di gioia, di amore, di vita, di pace che abbiamo tutti, a cui tutti aspiriamo, e poi ci rinunciamo, non ci crediamo più perché pensiamo che siano impossibili (vi ho parlato  di cose della terra e non credete). Io vi parlo di cose celesti perché vengo da Dio e vi dico che Dio è que sto e se credete a me, se vi fidate di questa mia Parola, cambia tutto. E c’è da fidarsi che sia così, perché altrimenti sulla croce, anziché perdonarci, ci avrebbe fulminato, e se lo avesse fatto, allora avrebbe dimostrato che Dio è il mostro che abbiamo in mente noi, mentre ha dimostrato esattamente il contrario.