lunedì 25 marzo 2024

24/03/24 DOMENICA DELLE PALME MESSA CON PROCESSIONE

Nel vangelo si parla di una grande folla che era venuta per la festa. Era la festa della Pasqua ebraica che celebrava la liberazione dall’Egitto, e tutti i pellegrini andavano a Gerusalemme a festeggiare. Udito che veniva Gesù presero dei rami di palma perché questo era il modo con il quale si festeggiava un re che 

24/03/24 DOMENICA DELLE PALME MESSA DEL GIORNO

Chi sa di musica ed è amante in particolare della lirica, sa che l’overture di un’opera contiene al suo interno le melodie principali che poi verranno sviluppate negli atti successivi. Allo stesso modo, la celebrazione della domenica delle Palme è come l’overture dei riti della settimana santa, perché 

domenica 17 marzo 2024

17/03/24 V DOMENICA DI QUARESIMA

Come mai Gesù, quando gli riferiscono che l’amico Lazzaro era malato non interviene? Marta e Maria lo rimproverano per questo atteggiamento, come capita a noi quando Dio non esaudisce le nostre richieste di guarigione.

domenica 10 marzo 2024

10/03/24 IV DOMENICA DI QUARESIMA (CIECO NATO)

Sapete che prima di ricevere il Battesimo viene chiesto: rinunci a Satana, al male, alle sue opere e seduzioni? E si risponde: Rinuncio! Quindi, il battezzando viene unto con l’olio dei catecumeni che è il segno di Cristo che dona alla forza di vincere il male. E all’inizio della Quaresima si ascolta il Vangelo delle tentazioni di Gesù nel deserto alle quali Gesù rinuncia. Nella seconda domenica di Quaresima si ascolta il vangelo in cui Gesù apre il cuore della samaritana alla fede. E le promette un’acqua capace di dissetare la sua sete e di donare l’eternità. Quest’acqua è lo spirito Santo. E il Battesimo è il segno che noi siamo dimora dello spirito Santo, che Dio abita dentro di noi. Nel Vangelo di domenica scorsa, terza di Quaresima, Gesù spiega che il popolo di Dio è fatto dai discendenti di Abramo secondo la fede, non secondo la carne o il sangue, cioè che il popolo di Dio è fatto da tutti quelli che hanno la stessa fede di Abramo e che vivono nella verità questa fede, cioè che vivono come figli di un unico Padre, amando gli altri come fratelli. Questa famiglia di Dio è la Chiesa, e il Battesimo è il segno che Cristo ci considera membra del suo corpo glorioso che, appunto, è la Chiesa. Vedete come tutti i brani di Vangelo scelti dalla liturgia in questo tempo sono scelti fin dall’antichità, non perché parlano del rito del Battesimo, ma perché contengono chiari riferimenti battesimali, in quanto la Quaresima nacque come tempo in cui gli adulti che si convertivano venivano istruiti nella fede per ricevere il Battesimo la notte di Pasqua. E per tutti noi che il battesimo l’abbiamo ricevuto da piccoli, la Quaresima è il tempo nel quale, riascoltando ogni anno queste letture, veniamo stimolati a riscoprirne il senso e verificare se questo seme sta crescendo e germogliando, oppure no, quindi per capire quali sono quegli aspetti della nostra vita in cui dobbiamo convertirci (come veniva significato col rito delle ceneri). Anche il Vangelo di questa quarta domenica contiene riferimenti battesimali. L’uomo cieco della nascita è il segno del peccato originale. Il peccato originale, anche se si chiama così, non è una colpa, ma una condizione nella quale ogni uomo che nasce si trova a vivere: quella di essere cieco, cioè di non sapere chi è lui e chi è Dio. Gesù guarisce il cieco da questa cecità facendo anzitutto del fango, impastando la terra (che richiama la fragilità dell’uomo) con la saliva (che richiama l’acqua della samaritana, cioè lo Spirito santo). Gli spalma il fango sugli occhi: il verbo usato è “ungere”, e l’unto è Cristo, l’uomo come Dio lo ha pensato. Quindi, con questo gesto, gli fa vedere che ogni uomo è creato a immagine del Figlio, è fragile, è mortale, fatto di terra, appunto, ma destinato alla vita eterna. Il crisma col quale il battezzato viene unto ha appunto questo significato. Poi lo manda a lavarsi nella piscina di Siloe, che era formata dall’acqua di una sorgente che, secondo la tradizione, era uno dei primi quattro fiumi della creazione, e l’evangelista identifica quest’acqua con Gesù. In questo modo gli fa vedere, e fa vedere anche a noi quando veniamo immersi nell’acqua del fonte, che siamo immersi nell’amore di un Dio che è Padre, fonte di vita, fratelli di Gesù, associati al suo stesso destino di risurrezione, e dimora dello spirito Santo. E questo è il significato del segno della croce che noi tracciamo sempre sul nostro corpo, che dunque non è un gesto scaramantico o portafortuna o semplicemente distintivo, ma è memoria del Battesimo: va fatto per ricordare a noi stessi che siamo battezzati, e quindi chi è il nostro Dio, chi siamo noi e qual è il senso e il destino della nostra vita. Perché Cristo ci ha illuminati. È così che i primi cristiani venivano chiamati: illuminati. Per questo, subito dopo il Battesimo, si consegna la candela che viene accesa al Cero pasquale, segno di Cristo luce del mondo. Però vi faccio notare un’ultima cosa. Quell’uomo riacquista la vista perché si fida di Gesù, e fa quello che lui gli dice.  Al contrario, tutti gli altri personaggi del vangelo, non si fidano e restano ciechi. Cosa vuol dire? Che i sacramenti che riceviamo (come in questo caso il Battesimo) non hanno effetti magici: sono il segno dell’azione di Dio, ma Dio agisce quando noi gli diamo liberamente adesione. Dio ha il potere di trasformarci e illuminarci, ma questa trasformazione dipende da noi, ed è graduale, dura tutta la vita, non avviene di botto. Solo al termine del racconto l’ex cieco, che all’inizio aveva definito Gesù un uomo, poi un profeta, poi Figlio dell’Uomo, arriverà a chiamarlo “Signore”. Per questo occorre che ognuno impari a coltivare il seme del Battesimo che ha ricevuto, perché cresca e fiorisca, altrimenti è come avere in casa un diamante e usarlo come fermacarte. A questo serve la Quaresima. La dimenticanza del suo significato rischia di farci vivere non da illuminati, ma ancora da ciechi.

martedì 5 marzo 2024

3/03/24 III DOMENICA DI QUARESIMA (DI ABRAMO)

La Quaresima, come ripeto sempre, è il tempo liturgico che la Chiesa ci offre per riscoprire il senso del nostro Battesimo, cioè perché ognuno di noi si esamini e si chieda come procede il proprio cammino di fede e quali sono i passi di conversione che è chiamato a compiere. Perciò, le letture che vengono