domenica 28 dicembre 2014

SANTI INNOCENTI

Cerchiamo di capire bene il messaggio di questo brano di vangelo che parla della fuga in Egitto della santa famiglia e della strage degli innocenti. Letto superficialmente verrebbe da dire che Dio salva suo Figlio e permette che al suo posto muoiano tanti innocenti. Che poi è quello che succede nella storia da sempre, anche oggi: quanti innocenti soffrono e muoiono a causa dei tanti Erodi della storia,

sabato 27 dicembre 2014

SAN GIOVANNI EVANGELISTA

Siamo nel capitolo 21 del vangelo di Giovanni che racconta di Gesù risorto che si manifesta per la terza volta ai discepoli per farci capire che da allora in poi, fino alla fine del mondo, Gesù si manifesta così.
Come? Riassumendo gli episodi raccontati possiamo dire così: Gesù è già sulla riva, è arrivato presso

giovedì 25 dicembre 2014

NATALE MESSA DEL GIORNO

E’ molto bello il racconto della nascita di Gesù secondo il vangelo di Luca. Proviamo a ripercorrerlo insieme.
Dio nasce in un’epoca che non era migliore della nostra o di tutte le altre: regnava Cesare Augusto che col censimento voleva avere in mano tutto il suo regno per dominarlo e fare tutti schiavi. Dicevo

NATALE MESSA NELLA NOTTE

Una leggenda racconta che Federico II di Svevia, re, duca, imperatore, un personaggio incredibile che visse nel 1200, volle fare un esperimento. Lui che era esperto di tante cose ed anche di lingue, voleva sapere quale fosse la lingua originaria dell’uomo, la prima lingua che si fosse parlata. Allora molto scientificamente prese sette bambini appena nati li diede a sette nutrici dando loro l’ordine di dar loro

domenica 21 dicembre 2014

DOMENICA DELL’INCARNAZIONE ANNO B

Quest’ultima domenica di Avvento è già celebrazione del Natale, perché in realtà uno non nasce quando viene partorito, ma quando viene concepito. Tutti dovremmo aggiungere nove mesi alla nostra anagrafe. E oggi celebriamo la nascita di Gesù nel grembo di Maria, e il Natale è precisamente quando Cristo nasce in noi. Il vangelo di oggi ci spiega come far nascere Cristo in noi e quindi vorrei

giovedì 18 dicembre 2014

IL MISTERO DELL’INCARNAZIONE SECONDO LUCA (2, 1-20)

L’ANNUNCIO, LA DESCRIZIONE DEL FATTO

1 In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. 2Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. 3Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città. 4Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì

domenica 14 dicembre 2014

V DOMENICA DI AVVENTO ANNO B

Sono letture davvero difficili quelle di oggi. Non mi metto a spiegarle una per una come faccio negli incontri del sabato pomeriggio con quelli che vengono, ma provo a legarle tra loro a partire dal vangelo dove abbiamo letto di Giovanni che preannuncia il Battesimo di Gesù. Quando abbiamo ricevuto i sacramenti del Battesimo e della Cresima, tutti siamo stati unti con un olio che si chiama

lunedì 8 dicembre 2014

IMMACOLATA CONCEZIONE ANNO B

Quando Dante Alighieri nel Paradiso parla di Maria, dice che la Madonna è “Termine fisso d’eterno consiglio”. Cosa vuol dire? Che in questa donna si compie tutto il disegno di Dio sul mondo. Il disegno di Dio è che noi uomini gli diciamo di si, rispondiamo di si al suo progetto d’amore su di noi. E Maria è la prima persona che dice sì a Dio. E quando qualcuno gli dice di si cosa succede? Che Dio viene, Dio diventa uomo e noi diventiamo come Dio. Quello che è successo a Maria. Questo è il sogno di Dio per ciascuno. In Maria noi vediamo il sogno di Dio che si realizza. Il brano della Genesi che abbiamo ascoltato come lettura non racconta, come spesso si crede e viene spiegato, quello che è

domenica 7 dicembre 2014

IV DOMENICA DI AVVENTO ANNO B

Ogni anno il nostro rito ambrosiano ci fa leggere nella quarta domenica di Avvento questo testo notissimo del vangelo che, ascoltato in avvento, ha una risonanza diversa rispetto a quando lo leggiamo la domenica delle Palme prima della Pasqua, perchè la Parola di Dio possiamo ascoltarla secondo diverse angolature. E l’angolatura dell’avvento è questa: l’entrata di Gesù nel cuore della città, che è il tempio, è segno dell’ingresso di Dio nel centro di noi stessi, nel nostro cuore, il suo voler prendere dimora in ciascuno di noi per farci diventare suoi familiari. Ma come si diventa familiari di Dio, in che modo Dio viene? Il problema non è Dio quando viene, ma come viene.

domenica 30 novembre 2014

III DOMENICA DI AVVENTO ANNO B

Il titolo di questa terza domenica di Avvento è: le profezie adempiute. Vuol dire cioè che con Gesù Dio ha adempiuto, realizzato tutte le sue promesse e tutte le cose che avevano detto i profeti. Cosa avevano detto i profeti, ma prima di tutto chi sono? I profeti sorgono in Israele nei tempi di crisi, quando il popolo d’Israele viveva momenti difficili e si domandava il perché, come capita anche a noi tantissime volte. Guardiamo a Isaia che scrive quando gli ebrei erano in esilio a Babilonia e dice loro: non scoraggiatevi, pensate che voi siete un popolo nato da Abramo che quando era vecchio si unì a sua moglie Sara che era sterile. Dalla loro unione siete nati voi. Volete che Dio non sia una roccia

domenica 23 novembre 2014

II DOMENICA DI AVVENTO ANNO B

Il titolo di questa seconda domenica di Avvento, come leggete sul foglietto, è I figli del Regno: vuol dire che le letture che abbiamo ascoltato sono legate da questo tema. Non mi metto dunque a spiegarle singolarmente, cosa che faccio normalmente ogni sabato pomeriggio con quelli che vengono all’incontro di preparazione alla messa domenicale, ma vorrei dare alcuni spunti di riflessione su questo tema così come emerge dalle letture, ma anzitutto chiediamoci: cos’è il Regno di Dio? Non è un regno di questo mondo, spiegava Gesù a Ponzio Pilato nel vangelo della domenica di Cristo Re, perché quando uno pensa a un regno pensa a un re che comanda ai suoi sudditi. Gesù ha

domenica 16 novembre 2014

I DOMENICA DI AVVENTO ANNO B

PRIMA DELLA LETTURA

La lettura che ora ascoltiamo sembra un racconto del terrore e, come vedrete, anche il vangelo, infatti Gesù riprende alcune immagini del profeta Isaia. Isaia qui parla del male compiuto dagli uomini e della distruzione della terra, ma termina parlando della potenza di Dio che è più forte di ogni male, come leggeremo nel vangelo. Per questo dopo pregheremo con le parole del salmo che invocano l’aiuto del Signore.

giovedì 13 novembre 2014

MORTE, VITA ETERNA, INFERNO, PURGATORIO, PARADISO, GIUDIZIO, RISURREZIONE

La morte è un male o no?
Nella Bibbia due visioni: la morte come conseguenza del peccato (perché Dio ha creato l’uomo per l’immortalità) e la morte come “decreto del Signore” indipendentemente dal peccato (Sir 41,4).
Occorre distinguere allora tra la morte voluta da Dio come naturale fine della vita terrena e la “morte

domenica 9 novembre 2014

CRISTO RE ANNO A 2014


Abbiamo letto il dialogo tra Ponzio Pilato e Gesù, e nella lettura il dialogo tra il Re Davide e il profeta Natan. Davide si stava riposando dopo le tante battaglie e voleva ringraziare il Signore che gli aveva permesso di uccidere tutti i suoi nemici, e allora esprime il desiderio di costruire a Dio una casa. Natan gli riferisce che non sarà lui a costruirla, infatti sarà suo figlio Salomone che costruirà il magnifico tempio di Gerusalemme, però Natan parlava di un discendente che avrebbe regnato come re per sempre considerato da Dio come suo figlio: io sarò per lui padre ed egli sarà per me figlio. Questo discendente di Davide è Gesù, chiamato infatti figlio di Davide, che chiama Dio col nome di

domenica 2 novembre 2014

COMMEMORAZIONE DEI DEFUNTI SCHEMA A 2014

Proviamo a ripercorrere le parole di Gesù che abbiamo ascoltato, molto illuminanti. Gesù sta spiegando qual è il potere di Dio, e ci accorgeremo che è ben diverso da quello che abbiamo in mente noi. Anzitutto è quello di risuscitare i morti e di dare la vita. Ma i morti non sono solo quelli che sono al cimitero, ma siamo anche noi che siamo vivi, ma viviamo da morti, nell’angoscia, nella tristezza, perché non conosciamo Dio. Se invece capisco che Dio è Padre che da la vita, e non la morte, sennò sarebbe un criminale, io risuscito già adesso, perché vuol dire che da lui vengo a lui ritorno, e quindi che la morte non esiste. E il Figlio cosa fa?

sabato 1 novembre 2014

SOLENNITA’ DI TUTTI I SANTI 2014

Le beatitudini sono il ritratto di Gesù. Gesù è povero in spirito, perchè vive con lo spirito del Padre, sa di essere figlio, che tutto è un dono, dona tutto se stesso ai fratelli e quindi non ha più nulla. E’ afflitto, perché il suo amore non viene compreso. E’ mite, perché risponde al male col bene. Ha fame e sete della giustizia, ma della giustizia di Dio, e Dio è giusto perché mantiene la sua promessa di salvarci, non di ucciderci, e dunque Gesù vive la sua vita donando a tutti l’amore che ha ricevuto dal Padre. E’ misericordioso perché sente le sofferenze degli altri, ne prova compassione e agisce di conseguenza. E’ puro di cuore perché vede le cose come le vede Dio, con l’amore di Dio, e non

domenica 26 ottobre 2014

I DOMENICA DOPO DEDICAZIONE ANNO A 2014

Mi piace molto l’immagine di Gesù risorto che apre la mente dei suoi discepoli a comprendere le Scritture.
La traduzione esatta dal greco sarebbe che cerca di spaccare la testa dei suoi discepoli, per dire come essi, sino alla fine, erano duri di comprendonia, faticavano a capire quello che Gesù aveva fatto, anche dopo la sua risurrezione, un po’ come noi dopo duemila anni. Egli ha compiuto le cose dette da Mosè, dai Profeti e scritte nei salmi. Cioè, quelle cose ancora oscure scritte nei libri dell’AT, Gesù le svela e le realizza. Morendo sulla croce rivela il vero volto di Dio, la passione di Dio per gli uomini,

domenica 19 ottobre 2014

DEDICAZIONE DELLA CHIESA CATTEDRALE


La festa di oggi è ricca di rimandi simbolici molto significativi. Il Duomo di Milano è cattedrale, ovvero sede della cattedra del Vescovo, dove il Vescovo  insegna, e il Vescovo è successore degli Apostoli, come gli altri vescovi riuniti a Roma dove oggi si conclude la prima fase del Sinodo sulla Famiglia e viene beatificato Paolo VI, che fu arcivescovo della diocesi di Milano a cui noi apparteniamo per otto anni, fino a quando divenne Papa nel 1963 e concluse i lavori del Concilio Vaticano II. Apostolo, vescovo, diocesi, sinodo, concilio: quanti rimandi queste parole, rimandi ad una realtà più grande, che ha più di duemila anni di storia, e cioè la Chiesa, alla quale tutti apparteniamo, perché la Chiesa è il popolo di Dio, dei battezzati, dei discepoli di Gesù, il suo

domenica 12 ottobre 2014

VII DOMENICA DOPO IL MARTIRIO ANNO A 2014

Il tempo dopo Pentecoste volge al termine. E’ iniziato a Pentecoste, l’otto giugno, e per più di dieci settimane, che per molti hanno coinciso con le vacanze, la Parola di Dio della domenica ci ha condotto come ogni anno a vedere in che modo nella Bibbia Dio pian piano rivela il suo volto di amore e la sua volontà di salvezza, fino ad arrivare a quando Giovanni Battista annuncia che Gesù è colui che ci fa vedere pienamente il vero volto di Dio, e così sono iniziate le settimane dopo il Martirio di san Giovanni e che oggi si concludono, nelle quali, di domenica in domenica, abbiamo visto come il Dio di Gesù è ben diverso da quello che abbiamo in mente noi. Domenica prossima,

domenica 5 ottobre 2014

VI DOMENICA DOPO IL MARTIRIO ANNO A 2014


Chi ha sempre partecipato alle messe domenicali di queste domeniche del tempo che nel nostro rito Ambrosiano si chiama dopo il Martirio di San Giovanni Battista, si è accorto che letture ci hanno aiutato pian piano a rispondere alla domanda che nel Vangelo della prima domenica si faceva il re Erode a proposito di Gesù: si chiedeva chi fosse quell’uomo, cercava di vederlo, di incontrarlo, così come nel Vangelo di due domeniche fa anche la folla cercava di vedere e incontrare Gesù, era alla sua ricerca. Una cosa che di per sè è bellissima e fondamentale, cercare Gesù. Il punto è capire perché lo cerco. Erode lo cercava perché voleva imparare il segreto per fare i miracoli anche lui, e quando alla fine del Vangelo se lo ritroverà davanti gli

domenica 28 settembre 2014

V DOMENICA DOPO IL MARTIRIO ANNO A 2014


Chi è sempre venuto a messa in queste cinque domeniche che nel nostro rito ambrosiano si chiamano “dopo il Martirio di san Giovanni Battista” si è accorto che le letture ci stanno aiutando a trovare risposta alla domanda che nel vangelo della prima domenica il re Erode si poneva davanti a Gesù, e cioè chi è Gesù, e di conseguenza chi è Dio. Domande fondamentali perché non serve a niente credere che Gesù è il Figlio di Dio o credere che Dio esiste se poi la mia vita va avanti lo stesso come se Dio non ci fosse. Nel vangelo di oggi Gesù ripete esattamente le stesse parole contenute nel Deuteronomio e dice che il comandamento più grande consiste nell’amare Dio con tutto il cuore, con tutta l’anima, con tutte le forze, con tutta la mente, cioè fare in

domenica 21 settembre 2014

IV DOMENICA DOPO IL MARTIRIO ANNO A 2014


Le letture di queste domeniche dopo il Martirio di san Giovanni Battista ci stanno aiutando a rispondere alla domanda che si faceva il re Erode nel vangelo di quattro domeniche fa, e cioè chi è Gesù. Come chi è Gesù, diciamo noi? Noi lo sappiamo chi è, lo diciamo sempre nel Credo: Gesù è il Figlio di Dio. Ma noi non sappiamo chi è Dio: è Gesù che ce lo dice. E la cosa bella, se ascoltiamo quello che dice Gesù e ci crediamo, è scoprire che Dio è molto diverso da quello che abbiamo in mente noi. Se tu squarciassi i cieli e scendessi, diceva il profeta Isaia facendosi voce del popolo d’Israele che tanto per cambiare stava vivendo un momento molto difficile della sua storia, come sono difficili tanti nostri momenti della vita: Gerusalemme era stata distrutta

lunedì 15 settembre 2014

MADONNA ADDOLORATA


Il giorno dopo la festa dell’esaltazione della croce la Chiesa celebra la memoria di Maria addolorata che piange la morte del Figlio Gesù e che diventa simbolo di tutti coloro che soffrono nel corpo e nello spirito per le croci più disparate che accadono nella vita di ciascuno. Così come il brano delle Lamentazioni ascoltato come lettura esprime bene la sofferenza che diventa preghiera di un popolo che rivolge a Dio il suo grido: Gerusalemme era stata distrutta dai babilonesi e in questo libro della Bibbia la città è paragonata a una madre che soffre per la perdita del marito e dei figli. Dunque, quella di oggi, è una memoria nella quale la Chiesa vuole a sua volta raccogliere tutte le grida di dolore che salgono dalla terra e implorano da Dio il soccorso,

domenica 14 settembre 2014

FESTA DELLA ESALTAZIONE DELLA CROCE


La terza domenica dopo il Martirio di san Giovanni Battista di quest’anno coincide con la festa dell’esaltazione della croce, un festa che fu celebrata per la prima volta nell’anno 335 quando a Gerusalemme, sopra il sepolcro di Gesù, fu eretta la basilica della Risurrezione. Ed è una felice coincidenza, perché le letture delle domeniche dopo il Martirio vogliono aiutarci a rispondere alla domanda di Erode che due domeniche fa leggevamo nel vangelo: chi è costui, chi è Gesù e, di conseguenza, chi è Dio? E la festa di oggi, in particolare il breve brano di vangelo che abbiamo ascoltato, ci da una risposta che continua anche oggi, dopo 2000 anni, ad essere sempre splendida e insieme sconvolgente. Noi siamo talmente assuefatti che rischiamo di passare

domenica 7 settembre 2014

II DOMENICA DOPO IL MARTIRIO ANNO A 2014


Ricordate domenica scorsa la domanda che faceva il re Erode riferendosi a Gesù? Si chiedeva: chi è costui? Ecco, le letture delle domeniche del tempo dopo il martirio di san Giovanni vogliono aiutarci a rispondere a questa domanda importantissima, perché tutti corriamo il rischio di pensare Dio a modo nostro, e invece Gesù è colui che ci rivela, ci fa capire chi è Dio veramente. E nel vangelo di oggi Gesù dice che Dio è Padre, che il Padre ama il Figlio e il Figlio ama il Padre e fa quel che vede fare dal Padre. Il Padre ama tutti i suoi figli e perciò Gesù ama tutti i fratelli, e così siamo chiamati a fare anche noi se vogliamo vivere in modo autentico la vita. Io non posso vivere se non sono accettato e amato. Se invece scopro di essere figlio amato come Gesù,

domenica 31 agosto 2014

I DOMENICA DOPO IL MARTIRIO ANNO A 2014


Le letture delle domeniche dopo il Martirio di san Giovanni Battista ruotano intorno ad un tema riassunto dalla domanda di Erode che compare nel vangelo di oggi: chi è costui? E cioè: chi è Gesù? Una domanda alla quale, dunque, le letture delle prossime domeniche ci aiuteranno a rispondere. Di per sé potrebbe apparire una domanda scontata, almeno per noi che siamo qui e che anche tra poco, nel Credo, sappiamo e diciamo chi è Gesù, altrimenti, appunto, non saremmo neppure qui. Invece è una domanda tutt’altro che scontata perché anche noi corriamo il serio rischio di andare avanti anche tutta la vita a credere in Gesù, a credere che è il Figlio di Dio, ma senza conoscerlo veramente, e infatti, come ripeto spesso, poi va a finire che pensiamo

domenica 25 maggio 2014

VI di Pasqua


Il vangelo di oggi è il seguito di quello di domenica scorsa e inizia con questa frase: vi dico tutte queste cose mentre sono ancora presso di voi. Sono le cose dette da Gesù e riportate dal vangelo di Giovanni nei capitoli immediatamente precedenti i racconti della passione, e quindi sono un po’ come il testamento di Gesù. E di cosa ha parlato Gesù in tutta la sua vita quando ha dimorato presso di noi? In quei trentatre anni in cui è stato al mondo? Con gesti, segni e parole ci ha spiegato chi è Dio veramente. Che Dio non è quello che pensano gli uomini. Non è un giudice di cui aver paura pronto a punirci se sgarriamo; non è uno da tenere buono sennò si arrabbia; non è nemmeno il mago che ci risolve i problemi o non ce li fa venire. Dio è onnipotente, ma la sua

domenica 4 maggio 2014

III di Pasqua

Le letture di questa domenica, solo in apparenza possono sembrare piene di concetti astratti. In realtà descrivono molto bene due modi assai diversi di vivere il rapporto con Dio e con gli altri. Lo possiamo vivere da uomini e donne religiosi, o da uomini e donne di fede. E c’è una bella differenza tra fede e religione. Il cristianesimo non è una religione. Il brano di vangelo letto oggi è difficile da capire perché è solo un pezzetto di un racconto più lungo dove si racconta in che modo Giovanni Battista lentamente, da uomo religioso, diventa un uomo di fede. All’inizio era un uomo profondamente religioso. Battezzava con l’acqua per far capire che bisognava convertirsi, morire ai

domenica 13 aprile 2014

Domenica delle Palme

La domenica delle Palme la liturgia ci regala due vangeli diversi, uno che si legge nella messa con la processione e uno in tutte le altre messe, due vangeli che però sono collegati fra loro perché sono uno il seguito dell'altro, e raccontano gli eventi che anticipano il significato di quello che Gesù  vivrà nei giorni della sua passione, morte e risurrezione che andremo a rivivere nei giorni del Triduo pasquale tra qualche giorno, e quindi ci aiutano a disporre bene le menti e i cuori ad entrare con lo spirito giusto nella settimana santa, la più importante di tutto l'anno liturgico. Meditando questi due vangeli mi è venuto in mente un titolo efficace da dare all'omelia, facile da ricordare e abbastanza strano, e il titolo è questo: il profumo

sabato 15 marzo 2014

ANIMA, PARADISO E INFERNO


L’ANIMA
L’uomo, per vivere, ha bisogno dell’amore, del bene, ha fame di giustizia, di bene, di amore, di verità, e si accorge che il mondo non riesce a soddisfare questa fame.
Ma da dove viene questa sete presente nell’uomo? Può venire dal corpo, che in realtà è animato, come per tutti gli esseri viventi, solo da leggi fisiche che nulla c’entrano con tali desideri?
Ad esempio, gli animali, queste domande non se le pongono. Le azioni degli animali si muovono solo in base alla logica dell’istinto e del tornaconto personale. Una legge fisica.



lunedì 3 febbraio 2014

Festa della presentazione di Gesù al tempio

Nella Festa di oggi contempliamo il Signore Gesù che Maria e Giuseppe presentano al tempio “per offrirlo al Signore”, per dedicarlo, consacrarlo a Lui. Cerchiamo anzitutto di capire il significato di questo rito che apparteneva alla tradizione religiosa degli ebrei. Maria e Giuseppe erano fedeli alla Legge di Mosè e con profonda devozione facevano tutto quello che era prescritto (domenica scorsa, per esempio, abbiamo letto che essi ogni anno, in occasione della festa di Pasqua, si recavano come era tradizione a Gerusalemme). Ebbene, la Legge di Mosè prevedeva che quando nasceva un bambino, dopo quaranta giorni la madre