Nel nostro rito ambrosiano le letture della domenica sono sempre collegate tra di loro: il vangelo mostra in che modo Gesù ha svelato il senso delle pagine dell’AT, e l’epistola di san Paolo mostra in che modo la Chiesa ha accolto e concretizzato il vangelo. Il brano del Deuteronomio di oggi racconta il momento tragico del popolo di Israele nel deserto, durante l’esodo, durato quarant’anni, mentre
domenica 31 marzo 2019
domenica 24 marzo 2019
III DOMENICA DI QUARESIMA
Il brano del libro del Deuteronomio che la liturgia ci ha proposto e che abbiamo letto prima ci aiuta ad individuare il cuore della discussione tra Gesù e i Giudei del lungo brano di vangelo che ogni anno ascoltiamo nella terza domenica di Quaresima. Si dice che, dopo Mosè, Dio manderà un nuovo profeta, e per capire se è davvero un profeta che parla a nome di Dio, bisognerà vedere se quello che
domenica 17 marzo 2019
II DOMENICA DI QUARESIMA LA SAMARITANA
Ogni volta che leggiamo il vangelo non dobbiamo dimenticare che gli evangelisti prendono spunto da episodi accaduti in un certo tempo e luogo rielaborandoli con tutta una serie di particolari che vanno decifrati, perché il loro intento non è quello di fare una cronaca dei fatti, ma di comunicare delle verità di fede. Per capire il brano della Samaritana bisogna sapere che l’evangelista tiene come
domenica 10 marzo 2019
PRIMA DOMENICA DI QUARESIMA
Ogni anno, in Quaresima, la liturgia ci ripresenta sempre gli stessi splendidi brani di vangelo che non finiremo mai di comprendere, come quello di oggi: cosa rappresenta il deserto, che significato ha il numero 40, cos’è il digiuno di Gesù, chi è il diavolo che tenta Gesù, tutte cose che spiego da anni nelle omelie, negli incontri di catechesi per gli adulti, in particolare quelli di quest’anno dove
domenica 3 marzo 2019
ULTIMA DOMENICA DOPO EPIFANIA
Avevamo lasciato Gesù, domenica scorsa, in casa, a tavola coi peccatori, tra i quali c’era Levi, il pubblicano, e oggi il vangelo ci presenta ancora Gesù in casa di un altro pubblicano, Zaccheo. I pubblicani erano gli esattori delle tasse, e siccome le tasse andavano ai romani, erano odiati dagli ebrei, considerati traditori, e anche ladri, perché facevano la cresta e si arricchivano impoverendo la
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