domenica 30 novembre 2014

III DOMENICA DI AVVENTO ANNO B

Il titolo di questa terza domenica di Avvento è: le profezie adempiute. Vuol dire cioè che con Gesù Dio ha adempiuto, realizzato tutte le sue promesse e tutte le cose che avevano detto i profeti. Cosa avevano detto i profeti, ma prima di tutto chi sono? I profeti sorgono in Israele nei tempi di crisi, quando il popolo d’Israele viveva momenti difficili e si domandava il perché, come capita anche a noi tantissime volte. Guardiamo a Isaia che scrive quando gli ebrei erano in esilio a Babilonia e dice loro: non scoraggiatevi, pensate che voi siete un popolo nato da Abramo che quando era vecchio si unì a sua moglie Sara che era sterile. Dalla loro unione siete nati voi. Volete che Dio non sia una roccia

domenica 23 novembre 2014

II DOMENICA DI AVVENTO ANNO B

Il titolo di questa seconda domenica di Avvento, come leggete sul foglietto, è I figli del Regno: vuol dire che le letture che abbiamo ascoltato sono legate da questo tema. Non mi metto dunque a spiegarle singolarmente, cosa che faccio normalmente ogni sabato pomeriggio con quelli che vengono all’incontro di preparazione alla messa domenicale, ma vorrei dare alcuni spunti di riflessione su questo tema così come emerge dalle letture, ma anzitutto chiediamoci: cos’è il Regno di Dio? Non è un regno di questo mondo, spiegava Gesù a Ponzio Pilato nel vangelo della domenica di Cristo Re, perché quando uno pensa a un regno pensa a un re che comanda ai suoi sudditi. Gesù ha

domenica 16 novembre 2014

I DOMENICA DI AVVENTO ANNO B

PRIMA DELLA LETTURA

La lettura che ora ascoltiamo sembra un racconto del terrore e, come vedrete, anche il vangelo, infatti Gesù riprende alcune immagini del profeta Isaia. Isaia qui parla del male compiuto dagli uomini e della distruzione della terra, ma termina parlando della potenza di Dio che è più forte di ogni male, come leggeremo nel vangelo. Per questo dopo pregheremo con le parole del salmo che invocano l’aiuto del Signore.

giovedì 13 novembre 2014

MORTE, VITA ETERNA, INFERNO, PURGATORIO, PARADISO, GIUDIZIO, RISURREZIONE

La morte è un male o no?
Nella Bibbia due visioni: la morte come conseguenza del peccato (perché Dio ha creato l’uomo per l’immortalità) e la morte come “decreto del Signore” indipendentemente dal peccato (Sir 41,4).
Occorre distinguere allora tra la morte voluta da Dio come naturale fine della vita terrena e la “morte

domenica 9 novembre 2014

CRISTO RE ANNO A 2014


Abbiamo letto il dialogo tra Ponzio Pilato e Gesù, e nella lettura il dialogo tra il Re Davide e il profeta Natan. Davide si stava riposando dopo le tante battaglie e voleva ringraziare il Signore che gli aveva permesso di uccidere tutti i suoi nemici, e allora esprime il desiderio di costruire a Dio una casa. Natan gli riferisce che non sarà lui a costruirla, infatti sarà suo figlio Salomone che costruirà il magnifico tempio di Gerusalemme, però Natan parlava di un discendente che avrebbe regnato come re per sempre considerato da Dio come suo figlio: io sarò per lui padre ed egli sarà per me figlio. Questo discendente di Davide è Gesù, chiamato infatti figlio di Davide, che chiama Dio col nome di

domenica 2 novembre 2014

COMMEMORAZIONE DEI DEFUNTI SCHEMA A 2014

Proviamo a ripercorrere le parole di Gesù che abbiamo ascoltato, molto illuminanti. Gesù sta spiegando qual è il potere di Dio, e ci accorgeremo che è ben diverso da quello che abbiamo in mente noi. Anzitutto è quello di risuscitare i morti e di dare la vita. Ma i morti non sono solo quelli che sono al cimitero, ma siamo anche noi che siamo vivi, ma viviamo da morti, nell’angoscia, nella tristezza, perché non conosciamo Dio. Se invece capisco che Dio è Padre che da la vita, e non la morte, sennò sarebbe un criminale, io risuscito già adesso, perché vuol dire che da lui vengo a lui ritorno, e quindi che la morte non esiste. E il Figlio cosa fa?

sabato 1 novembre 2014

SOLENNITA’ DI TUTTI I SANTI 2014

Le beatitudini sono il ritratto di Gesù. Gesù è povero in spirito, perchè vive con lo spirito del Padre, sa di essere figlio, che tutto è un dono, dona tutto se stesso ai fratelli e quindi non ha più nulla. E’ afflitto, perché il suo amore non viene compreso. E’ mite, perché risponde al male col bene. Ha fame e sete della giustizia, ma della giustizia di Dio, e Dio è giusto perché mantiene la sua promessa di salvarci, non di ucciderci, e dunque Gesù vive la sua vita donando a tutti l’amore che ha ricevuto dal Padre. E’ misericordioso perché sente le sofferenze degli altri, ne prova compassione e agisce di conseguenza. E’ puro di cuore perché vede le cose come le vede Dio, con l’amore di Dio, e non