domenica 11 dicembre 2022

8/12/22 IMMACOLATA CONCEZIONE DI MARIA (ANNO A)

Oggi la chiesa contempla Maria come l’Immacolata Concezione, cioè come colei che è stata concepita senza peccato originale, che fin dal grembo di sua madre era senza peccato originale. Ora, io penso che 

per capire l’importanza di questa verità di fede, occorre prima di tutto cercare di comprendere che cos’è questo peccato originale, solo che per spiegare bene le cose ci vorrebbe una catechesi, non una predica. Provo allora in poche parole, spero chiare, ad andare al punto della questione. Il peccato originale è quello che l’evangelista Giovanni nel suo Vangelo chiama “il peccato del mondo”. E’ credere che Dio sia distante, lontano, arrabbiato, un giudice che premia i buoni e punisce i cattivi. Da questa immagine di Dio derivano la paura della morte e il vivere la vita nella logica del possesso, della lotta, dell’egoismo. Per questo si chiama peccato. Il racconto di Adamo ed Eva non è un fatto accaduto millenni fa, ma descrive questa realtà che caratterizza tutti gli uomini e le donne. Tutti nasciamo in questa condizione, che viene trasmessa di generazione in generazione, perché chi nasce eredita una vita già inquinata a causa dei nostri errori, dell’ingiustizia, del nostro egoismo e da questa immagine di Dio. Gesù ci salva da questo “peccato”, perché ci rivela che le cose non stanno così, ma che all’origine della nostra esistenza c’è, invece, un Dio che è unicamente amore: ecco perché Gesù è l’Agnello di Dio che toglie questo peccato del mondo. E il Battesimo toglie questo peccato, non perché è un rito magico, ma perché diventa, per chi lo riceve il segno di tutto questo. La differenza tra chi è battezzato e chi non è battezzato non è che uno si salva e l’altro va all’inferno, ma che uno questa cosa la sa, e l’altro non la sa. Per usare un’immagine che prendo a prestito da un teologo, potremmo dire nascere col peccato originale vuol dire che noi nasciamo come una lampadina perfettamente funzionante, però spenta. Per accendere la lampadina c’è bisogno della spina che entri nell’interruttore giusto, quello cioè da cui passi l’energia elettrica. Dio è l’energia elettrica, l’interruttore è la nostra libertà, perché siamo noi a scegliere se inserire la spina e accendere o non accendere la lampadina. Cristo ci libera dal peccato originale perché ha collegato questa spina all’interruttore giusto, dove passa la corrente elettrica. Bene, se sono riuscito a spiegarmi, forse ora possiamo capire perché Dio ha voluto che la Madre di suo Figlio nascesse come una lampadina già accesa, piena di grazia. Perché? Per farci vedere quello che succede anche a noi se inseriamo la spina nell’interruttore giusto: anche noi siamo ripieni di questa grazia, cioè dell’amore di Dio. Attenzione, però: pur avendo avuto il privilegio di nascere come lampadina già accesa in un mondo che non era migliore del nostro, per mostrare al mondo lo stupendo progetto che Dio ha su ciascuno di noi, anche Maria, essendo una creatura come noi, era liberissima, poi, di scegliere se staccare o meno la spina dall’interruttore giusto. Però non lo ha fatto. E noi la invochiamo perché ci aiuti a fare come lei.