domenica 30 maggio 2021

PENTECOSTE ANNO B (23/05/21)

Provate adesso a concentrarvi sul vostro respiro, a sentire l’aria che entra nelle narici o dalla bocca e a sentire l’aria che buttate fuori… (qualche secondo)...

E' da oltre un anno che respiriamo male per colpa delle mascherine che giustamente dobbiamo portare. Il respiro è la vita, se respiriamo siamo vivi, respirando male stiamo male, e non respiriamo solo aria buona e pulita, ma anche aria inquinata. Respirare è un’azione talmente normale che quando respiriamo non ci pensiamo nemmeno. Ci pensiamo quando non ci riusciamo. Pensiamo a tutti quelli che sono stati malati di Covid e non riuscivano a respirare e quelli che sono morti proprio perché non riuscivano più a respirare. La parola Spirito significa soffio, aria, respiro. Lo Spirito santo è Dio che soffia dentro di noi il suo amore, l’amore del Padre e di Gesù, perché Dio è amore. Senz’aria noi moriamo, ma senza amore, viviamo come se fossimo morti, infelici. Per questo Gesù dice, lo abbiamo letto nel vangelo di oggi: se mi amate, osserverete i miei comandamenti, che poi è uno solo, la legge dell’amore, cioè amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi. Perché ce lo comanda? L’amore non si può comandare, se no non è amore. E’ come se ci comandasse di respirare: non c’è bisogno che qualcuno ci comandi di respirare, ci viene automatico respirare. Purtroppo non ci viene altrettanto automatico amare, per questo ce lo comanda, perché se non ci sentiamo amati e se non amiamo col suo amore, moriamo, e il Signore vuole che viviamo, che siamo felici.

Adesso invece vi propongo un altro esercizio semplicissimo. Chiudete gli occhi per concentrarvi meglio e, mentre respirate, provate a non pensare a niente, e vediamo se ci riuscite… (un minuto)

Io sono sicuro che non ce l’ha fatta nessuno e, come un indovino, potrei dirvi che c’è chi non ci ha provato nemmeno perché ha pensato che io sono matto; c’è chi ha passato il tempo contando fino a 60, chi si è guardato in giro, chi ha pensato “speriamo passi alla svelta questo minuto”, chi ha cercato di capire che intenzioni ho, chi ha cominciato a pensare a tante cose: ai problemi che ha in casa o al lavoro, a quello che deve fare oggi pomeriggio, alle sue tristezze, preoccupazioni, gioie, a chi ci fa stare bene e a chi ammazzeremmo, ai compiti, alle cose che vorrebbe fare e non può fare, e potremmo andare avanti all’infinito. Se invece di un minuto fossimo rimasti così due, tre o cinque minuti, a qualcuno sarebbe esplosa la testa di pensieri e di immagini. Sono anche sicuro che nessuno si è messo a pensare a nessuna frase delle letture di oggi, neanche a quella che ho detto prima (se mi amate, osservate i miei comandamenti). Come nascono tutti i pensieri che abbiamo dentro la testa e nel cuore, che ci fanno star bene o star male, e che ci fanno poi compiere, a seconda, azioni buone, cattive o stupide, che ci fanno diventare egoisti o capaci di vivere la legge dell’amore? Nascono mettendo insieme tutte le parole degli altri che ascoltiamo con le orecchie, che leggiamo con gli occhi, da quello che vediamo, dalle esperienze che facciamo. Ci sono parole che sono come i virus. Gesù le chiamava spiriti maligni. Quali sono? Sono tutte quelle che generano pensieri negativi, paure, tristezza, egoismo, voglia di fare il male. Se le ascoltiamo e ci crediamo, siamo spacciati. Ci sono parole che invece sono come l’aria pura per il corpo. Sono le parole di Gesù: se le ascoltiamo e ci crediamo, queste parola accendono dentro di noi lo Spirito santo, che è già presente, e ce ne accorgiamo perché nasceranno pensieri e sentimenti di pace, gioia, amore, voglia di fare il bene, coraggio nell’affrontare le difficoltà, le sofferenze, che non ci fanno avere paura nemmeno della morte. La vita spirituale, come vedete, è qualcosa di molto concreto, di materiale. Tutti siamo spirituali: dipende se seguiamo lo Spirito di Gesù o quello del male. Lo Spirito che ci muove si vede benissimo dai nostri pensieri e dalle azioni che facciamo. Se ti do un pugno o ti insulto, si vede benissimo qual è lo spirito che mi guida. Ecco a cosa serve la preghiera: ad entrare in contatto con lo Spirito santo. E come si fa? Non col naso, ma ascoltando, capendo, facendo entrare dentro di noi la Parola del Signore. Per esempio facendo una cosa molto semplice che ora vi propongo di fare e che potete farla anche in altri momenti della giornata. Leggere una frase della Parola di Dio, impararla a memoria, chiudere gli occhi e continuare a ripeterla nella mente mentre si respira, perché penetri nella nostra mente, ci faccia star bene e ci venga la voglia di metterla in pratica. Quando poi la metteremo in pratica, capiremo come è potente lo Spirito santo, che Gesù aveva ragione, che io non vi ho detto stupidate e che davvero, come dice Gesù nel vangelo di oggi, Dio è dentro di noi: io sono nel Padre mio e voi in me e io in voi. Proviamo: due minuti in cui, mentre respiriamo dobbiamo ripetere continuamente, per esempio, la legge dell’amore di Gesù. Mentre tiriamo su l’aria dal naso ripetiamo: amatevi gli uni gli altri; mentre la buttiamo fuori dal naso: come io ho amato voi. Proviamo, e provate a farlo ancora una o due volte nel corso della giornata, anche prima di andare a letto, addormentandovi con queste parole.