sabato 31 luglio 2021

X DOMENICA DOPO PENTECOSTE (ANNO B) 01/08/21

Il tempio di Gerusalemme costruito dal re Salomone era qualcosa di spettacolare per la sua bellezza, come abbiamo ascoltato nella prima lettura. Il Tempio era la casa di Dio, la sua dimora: Dio abita nel Tempio. Poi venne distrutto dai babilonesi e anni dopo ne costruirono un altro. Per incontrare Dio, per 

pregarlo, per ricevere le sue grazie, i suoi favori, per ottenere il perdono, gli ebrei andavano nel Tempio, compravano gli animali da offrire in sacrificio, li pagavano in denaro, ma non con le monete dei pagani(per questo c’erano i cambiamonete), e poi venivano dati ai sacerdoti per essere offerti a Dio. Una parte veniva tenuta dai sacerdoti e un’altra parte veniva rivenduta. Non tutti potevano entrare nel tempio, ad esempio i pagani, e anche quelli che avevano malattie, come i ciechi e gli storpi, perchè si pensava che fossero castigati da Dio, e anche le donne non potevano accedere nella parte più interna del tempio dove andavano gli uomini a pregare. Insomma, diciamo che per entrare in contatto con Dio era proprio difficile: ci volevano il tempio, i sacrifici, i soldi, i sacerdoti, essersi purificati, alcune categorie di persone erano escluse. Come se Dio fosse un burocrate. Purtroppo, cose simili nel corso della storia della Chiesa hanno continuato ad accadere, e molti sono stati educati a vivere con Dio un rapporto burocratico. Ebbene, con la frusta venivano cacciati dal Tempio i peccatori: chi è peccatore non può accostarsi all’altare. Invece cosa fa Gesù? Con la frusta scaccia tutti i burocrati, quelli che vendevano, che compravano, che cambiavano le monete, e accoglie e guarisce i ciechi e gli storpi, cioè i peccatori. Il suo gesto voleva essere un messaggio chiarissimo per i capi religiosi, che infatti, in seguito a questo gesto, decisero di arrestarlo per metterlo a morte, perchè se la gente avesse dato credito a Gesù, sarebbero rimasti disoccupati, perchè Gesù faceva vedere che non c’era bisogno di loro o del Tempio per accostarsi a Dio. Dio non abita in un luogo fisico, abita qui in chiesa, e fuori no. Dio abita invece col suo Spirito dentro di noi, come poi scriverà San Paolo, lo abbiamo letto: siamo noi il tempio di Dio. Questa era e continua ad essere una cosa rivoluzionaria, che purtroppo neanche noi cristiani abbiamo capito fino in fondo, anzi, qualcuno proprio non la capisce. Gesù rivela che l’amore di Dio non si compra, ma va solo accolto; che Dio non chiede sacrifici, ma è lui che si sacrifica, che si dona; che non bisogna essere puri per accostarci a lui, ma è lui che ci rende puri col suo amore; che è proprio perchè non siamo degni che lui ci rende degni, infatti come mai noi diciamo prima di fare la comunione Signore non sono degno, e poi andiamo a farla? Perchè è la comunione col suo amore a renderci degni. Dio non è lontano, da qualche parte, pronto ad accoglierci o meno a seconda se siamo meritevoli o meno e ad esaudire le nostre richieste a seconda dei nostri sacrifici o della quantità delle nostre preghiere, ma è spirito fonte di forza, di vita, di amore, cha abita dentro di noi. Quello di Gesù è un annuncio così bello, ma talmente grande e rivoluzionario, che ancora oggi, dopo 2000, rischiamo di non averlo ancora capito.