lunedì 15 agosto 2022

15/08/22 ASSUNZIONE DI MARIA

I brani della liturgia scelti per la solennità dell’Assunzione parlano di 3 donne incinte, che stanno per partorire: la donna dell’Apocalisse che lotta contro il drago, e le due donne del vangelo, Maria ed Elisabetta. In mezzo c’è il salmo che parla di un re che si appresta a celebrare le nozze con la prescelta 

tra le sue pretendenti, quella di cui si è innamorato, e questa viene condotta al re che la aspetta seduto accanto alla regina madre. Infine, ci sono i versetti della prima lettera ai Corinzi di san Paolo che parlano di Gesù dicendo che lui è la primizia, cioè il primo dei risorti, a cui seguiranno tutti quelli che gli appartengono. Il vangelo, poi, contiene due preghiere bellissime: le parole di Elisabetta (benedetta tu fra le donne e benedetto è il frutto del tuo grembo) che noi ripetiamo nell’Ave Maria, e quelle di Maria che pronuncia il Magnificat che abbiamo proclamato insieme e che descrive il sogno di Dio per tutta l’umanità e che si realizza in Cristo. Poi ci sono tutti i simboli presenti nell’Apocalisse che vanno decifrati: la donna vestita di sole con la luna sotto i suoi piedi e la corona di dodici stelle, che richiamano il salmo quando descrive la sposa del re è tutta splendore, con un vestito tessuto d’oro, condotta al re in broccati preziosi. Poi ci sono le teste, le corna, i diademi e la coda del drago che trascina un terzo delle stelle del cielo precipitandole sulla terra, che vuole divorare il bambino partorito dalla donna che invece viene rapito in cielo, mentre la donna fugge nel deserto per 1260 giorni, che sono tre anni e mezzo, dove il tre e mezzo è la metà di sette. Come vedete, nessuno di questi testi parla esplicitamente di Maria assunta in cielo, semplicemente perché nessun testo della Bibbia parla di Maria assunta in cielo. Quello dell’assunzione è un dogma, cioè, una verità di fede che si è formato nel corso dei secoli deducendolo, però, proprio da questi e da altri testi della Bibbia. Poi va chiarito cosa significa questo dogma, cosa vuol dire che Maria è assunta in cielo, senza dimenticare, anche qui, che la parola cielo non indica la sfera celeste, ma la dimensione divina che va oltre la sfera spazio temporale che viviamo in questa terrena. Una battuta dice che Maria fu assunta in cielo perché non trovava lavoro sulla terra, e che la festa del lavoro dovrebbe venire spostata dal 1 maggio al 15 agosto che è la festa dell’assunzione. Ma è proprio questa battuta sul “lavoro” che, paradossalmente, riesce un po’ a spiegare il senso complessivo di tutte le immagini e i simboli di queste letture e a capire cosa significa essere “assunti” presso Dio. Potremmo ridire le cose in questo modo. La nostra vita terrena si può paragonare ai nove mesi di gestazione di un bambino nel grembo materno. Durante questi mesi, che corrispondono per ciascuno ai pochi o tanti anni di vita che ci sono dati, siamo chiamati a svilupparci, a crescere, a trasformarci, a diventare uomini e donne nuovi, a immagine di Cristo, a diventare degli altri cristi, e questo è un lavoro duro e faticoso, un lento travaglio, come quello del parto (simboleggiato dal deserto). Noi diventiamo altri cristi man mano che in questa vita terrena impariamo a vivere come lui praticando un amore simile al suo, vincendo tutte le forze del male (il drago) che ci portano nella direzione opposta, ma che non hanno l’ultima parola, perché l’amore di Dio è più forte del male (questo rappresentano i 1260 giorni, i tre anni e mezzo, e cioè il potere limitato del male). La donna dell’apocalisse rappresenta, pertanto, l’umanità chiamata a generare il Cristo (chi fa la volontà del Padre è mio fratello, mia sorella e mia madre), per diventare uomini e donne nuovi, a immagine di Cristo (questo è il figlio della donna, e questa donna rappresenta l’umanità). Allora, ecco che il momento della morte del corpo, non sarà la fine di tutto, ma come il momento del parto, quando questa faticosa trasformazione in Dio si completa perché diventiamo una cosa sola con Dio, come quando nelle nozze i due sposi, pur restando ciascuno se stesso, diventano una cosa sola. Ecco cosa vuol dire essere assunti in cielo, assunti in Dio. E noi abbiamo la certezza che sia così, dice san Paolo, perché questo è accaduto a Gesù, primizia dei risorti. Cosa vuol dire? Sappiamo che alla primizia segue tutto il raccolto. Cosa accade quando, al momento del parto, esce la testa del bambino? Che poi segue tutto il corpo. Fuori dall’immagine, san Paolo sta dicendo: se noi apparteniamo a Cristo come membra di un unico corpo, e Cristo è risorto, sarà così anche per noi. Questo vuol dire essere assunti in Dio, e questo è il progetto di Dio per tutta l’umanità. Maria è il simbolo di questa nuova umanità perché è una di noi, nostra sorella, che ha percorso questo cammino nella sua vita terrena, e la Chiesa ce la indica come modello da seguire per avere il suo stesso destino di gloria.