lunedì 6 settembre 2021

I DOMENICA DOPO IL MARTIRIO (ANNO B) 5/09/21

Provando a dare un titolo capace di riassumere le letture che oggi ci offre la liturgia, mi è venuto in mente questo: il volto luminoso e il volto oscuro di Dio. Isaia dice che il Signore, nonostante la religiosità di un popolo che lo onora solo a parole, perché di fatto il suo cuore e la sua vita sono lontani 

da lui, non cesserà di operare meraviglie, tant’è vero che chi è sordo e cieco, non in senso fisico, ma perché non comprende la sua Parola, sarà guarito. E questo è il volto luminoso. Però aggiunge: guai a chi si sottrae alla vista del Signore e compie iniquità, Dio vede tutto; quindi, state bene attenti a come vi comportate! E questo è il volto oscuro. Nel vangelo, Giovanni Battista parla di sé stesso come dell’amico dello Sposo, riferendosi a Gesù, e quindi parla di Dio in termini sponsali, come uno Sposo che ama il suo popolo come una Sposa. Bellissimo. Si dice poi che Gesù testimonia con la sua vita e le sue parole la verità di Dio, cioè chi è veramente il Signore: colui che dà lo Spirito senza misura. Stupendo, tra poco ritorniamo su questa frase così luminosa. Poi però si dice che chi crede nel Figlio, cioè chi crede che Dio è questo, ha la vita eterna, e chi, invece, non obbedisce al Figlio, non vedrà la vita, ma l’ira di Dio rimane su di lui, e questo è, anche qui, quello che chiamo il volto oscuro di Dio. Infine, la lettera agli Ebrei, mette a confronto il modo terrificante col quale Dio, in molti testi della Bibbia, nell’AT, si rivela al popolo di Israele e come, al contrario, con Gesù le cose sono cambiate: a Dio ci possiamo accostare non con paura e tremore, ma con fiducia e con gioia; quindi, c’è una rivelazione luminosa del volto di Dio. Poi, però, si legge: se volteremo le spalle al Signore non troveremo scampo. Vedete, dunque, come queste letture, ci presentano un po’ un Dio a due facce, come quando qualcuno dice: si, Dio è buono, ma è anche giusto, nel senso che alla fine la farà pagare a chi lo merita; bisogna amarlo, ma anche temerlo; Dio vede ogni tuo passo, quindi siamo tutti sempre sotto l’occhio, lo sguardo di Dio che ci osserva, pronto a premiarci o castigarci a seconda di come ci comportiamo, perché nulla è nascosto a lui, anche le intenzioni più nascoste, come diceva bene il profeta Isaia; Dio ci ama come uno sposo, va bene, ma se lo tradiamo sono guai. Ecco, di solito Dio lo pensiamo un po’ tutti così, con queste due facce, e le letture di oggi sembrano confermare questa idea. Ma come fanno a stare insieme queste due facce così diverse? Ecco perché voglio ritornare sulla frase del vangelo che citavo prima, quando l’evangelista dice, a proposito di colui che Dio ha mandato, Gesù: senza misura egli dà lo Spirito. Questo è Dio: Dio è solo spirito, spirito di vita, di forza, di vita, di amore. Immutabile. E’ come il sole, che continua perennemente a illuminare tutti e tutto. Non è che smette di illuminare e infondere calore, energia e vita solo su alcuni e non su altri, a seconda se sono bravi o cattivi. Piuttosto ci sono le nuvole che a volte possono oscurarlo o agenti atmosferici inquinanti causati dagli uomini che modificano in peggio la ricezione dell’energia solare. Non c’è, nel sole, un lato oscuro. Così è Dio. Cosa vuol dire questo? Vuol dire che quando nella Bibbia si dice che Dio vede ogni cosa e con l’ardore della sua ira non dà scampo a chi compie il male e gli volge le spalle, non si sta descrivendo un lato oscuro di Dio, ma le conseguenze negative di alcune scelte e azioni umane. Se io mi sottraggo ai raggi del sole, resto all’ombra; se chiudo le finestre, resto al buio; se non accolgo lo Spirito che senza misura Dio continua a infondere su tutti, resto senza spirito, muoio, non perché Dio mi sta castigando, ma perché io, con la mia libertà, decido di vivere secondo uno spirito di morte. Dio non muta nel continuare a infondere amore. Ecco perché anche il parlare, ad esempio, della pandemia come castigo di Dio, magari basandosi anche su queste frasi della scrittura, è totalmente fuorviante e sbagliato. Anche quando diciamo che Dio perdona sempre, vuol dire che se io mi metto sotto i suoi raggi perché sono bagnato, non devo nemmeno chiedergli di scaldarmi, è automatico che questo avvenga, dipende da me, non da lui. Il volto oscuro di Dio è quello che vediamo noi quando da lui ci allontaniamo: è oscuro perché appunto gli volgiamo le spalle.