Tanti sono i temi delle letture di oggi, scelte perché è la giornata missionaria mondiale. Il termine MISSIONE deriva dal latino INVIARE, MANDARE, da cui la parola MESSA, che infatti si conclude con il comando: ANDATE, ANDIAMO. Vuol dire, dunque, che la missione è riservata a tutti i
battezzati, non solo ai preti, quindi a tutta la Chiesa, come afferma Gesù nel vangelo: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. La missione, dunque, della Chiesa e, quindi, di ciascuno di noi, consiste nel proclamare il Vangelo, e cioè? Lo dice bene san Paolo nell’epistola: che Dio, nostro salvatore, vuole che tutti gli uomini siano salvati e giungano alla conoscenza della verità. Infatti, Gesù, nel vangelo, aveva detto: Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. Proviamo allora a comprendere meglio il significato di queste parole: salvezza, credere, battesimo. Anzitutto: cos’è la SALVEZZA? Da cosa Gesù vuole salvare ogni uomo? Solo la lettura attenta di tutto il vangelo aiuta a capire la risposta. Gesù viene a salvare gli uomini da un rapporto sbagliato con Dio basato sull’obbedienza, per condurli a sperimentare un rapporto con Dio basato sull’accoglienza del suo amore, capace di salvarci dalla paura della morte (perché Gesù è risorto), dalla paura di essere condannati per i nostri peccati (perché l’amore di Dio continua sempre a perdonare), dal timore di non essere amati per quello che siamo, così come siamo. La salvezza è dunque la reale possibilità che Dio dona agli uomini di vivere una vita pienamente umana, capace di superare anche la morte. Perché, dunque, per essere salvati, bisogna CREDERE in Gesù e venire BATTEZZATI, altrimenti si è condannati? Qui entrano in gioco le altre due parole, CREDERE E BATTESIMO. CREDERE vuol dire certamente asserire che Gesù è il Figlio di Dio fatto uomo, morto e risorto. Sicuramente è un atto di fede, come proclamiamo nel Credo. Ma, soprattutto, è fidarsi di quello che Gesù ci ha rivelato e aderirvi col cuore, la mente e la vita. Cosa accade a chi crede nel suo messaggio e lo pratica? Che viene BATTEZZATO, cioè viene “immerso” nell’amore di Dio (infatti la parola “battesimo” significa letteralmente “immersione”), quindi viene salvato. Cosa accade a chi rifiuta questo messaggio? Che viene CONDANNATO a continuare a vivere con le sue paure, a fallire la propria esistenza, a vivere una vita d’inferno e a costruire l’inferno attorno a sé. Il BATTESIMO SACRAMENTO è il segno di questa verità: la differenza tra un battezzato e un non battezzato è che il battezzato conosce e vive (dovrebbe conoscere e vivere) questa verità, e il non battezzato non lo sa. A questo punto, ecco che, nel vangelo, Gesù risorto elenca i segni che accompagneranno quelli che credono in lui e sono chiamati a compiere la missione di annunciare a tutti la salvezza: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno. Anzitutto scacceranno i demoni. I demoni non sono quelli dei film di Dario Argento, ma sono le ideologie funeste che impediscono l’accoglienza del messaggio di Gesù. Chi crede nel messaggio di Gesù, non aderisce ad altre ideologie che portano morte, anziché salvezza. Poi, parleranno lingue nuove, non perché diventeranno poliglotti, ma perché parleranno l’unico linguaggio di Dio, quello dell’amore, comprensibile a tutti. E ancora: prenderanno in mano i serpenti, non perché diventeranno incantatori di serpenti. Il serpente, col suo veleno mortale, indica la paura della morte, e il credente sa che la morte è solo del corpo, quindi il battezzato annuncia che la morte è solo del corpo; se berranno qualche veleno non recherà loro danno: i veleni sono le tante paure che insidiano e angosciano la nostra vita, e che la presenza del Signore è capace di sconfiggere; imporranno le mani ai malati e questi (qui la traduzione in italiano è ingannevole), non “guariranno”, ma avranno bene. Come sono importanti le traduzioni per evitare fraintendimenti. Gesù non garantisce a chi crede in lui che potrà guarire i malati, ma che, curandoli con la stessa passione di Dio, potrà aiutarli a sentire viva la presenza del Signore che aiuta a vivere qualunque malattia in un modo nuovo. Come vedete, dunque, se la giornata missionaria mondiale allarga richiama la cattolicità della Chiesa sparsa nel mondo e chiamata ad annunciare il vangelo a tutto il mondo, queste letture ci aiutano a dare concretezza a questo annuncio e a riscoprire perché siamo qui a celebrare la Messa: per accogliere noi per primi la salvezza che siamo chiamati a proclamare quando usciamo di chiesa.