sabato 26 marzo 2016

VEGLIA PASQUALE 2016

Dopo il sabato, all’alba del primo giorno della set timana, Maria di Magdala e l’altra Maria andarono a visitare la tomba. Così comincia il vangelo di questa notte. Ad esso vi chiedo uno sforzo di attenzione, anche se s iamo stanchi e la celebrazione è ancora lunga. Non voglio fare que llo che sembra dare i numeri, tantomeno quelli da g iocare al Lotto, però prestiamo attenzione ai numeri.
Dopo il sabato, all’alba del primo giorno della settimana. Che giorno è? è la domenica. Per gli ebrei la domenica è il primo g iorno della settimana. Il secondo è il lunedì, il t erzo è il martedì, il sesto è il venerdì e il settimo giorno è il sabato. Il sesto giorno è stato creato l’uomo, il compimen to del creato. Nel settimo giorno, il sabato, cosa è successo? Che Dio si è riposato e ha contemplato l’opera della sua c reazione. Ovviamente queste sono immagini teologiche, non sci entifiche, per dire cosa? Il sesto giorno è l’uomo creato da Dio, tutto il creato è stato fatto da Dio per la gioia d ell’uomo, ma questa gioia l’uomo la raggiunge il se ttimo giorno, il sabato, quando l’uomo riposa in Dio, si unisce a Lu i. E questo quando accade? Quando moriamo. E quindi il settimo giorno, il sabato, è il sepolcro dove tutti ci diam o convegno. La differenza tra noi e i morti è che n oi non siamo ancora morti. Il sabato Gesù viene messo nel sepolcro dove tutti ci diamo convegno e dove tutti ci incontra. Vuol dire che quando moriamo incontriamo Gesù nel sepolcro. Ebben e, dopo il sabato, all’alba del primo giorno della settimana, la domenica, le donne andarono a visitare la tomba dov e era stato messo Gesù. Queste due donne che erano state sotto la croce tornano al sepolcro, irresistibilmen te attratte da quell’uomo che avevano amato, come n oi quando andiamo al cimitero a pregare sulla tomba delle per sone che abbiamo amato, perché dov’è il nostro cuor e lì è anche il nostro tesoro, come ebbe a dire Gesù stesso. E c osa accadde? Lo abbiamo letto, e qualche minuto fa lo abbiamo cantato. L’angelo disse loro: non è qui, è risorto! La domenica è davvero il primo giorno di una nuova settimana. Non è il fine settimana, il week end, come lo chiamiamo stupidamente anche noi cristiani. È il primo giorn o di una nuova settimana che dura per tutte le settimane e per tut ti i mesi di tutti gli anni. Un giorno nuovo, che i nfatti i cristiani chiamano l’ottavo giorno. Davvero la Pasqua di Gesù ci immette in una nuova dimensione, perché ci fa v edere che l’attrazione di Dio per noi è davvero fatale, così fatale che non solo il peccato che ci viene perdona to, ma nemmeno la morte può separarci dal suo amore, che il nostro destino è lo stesso destino di Gesù, e allora se v iviamo la vita attratti da Lui e lasciandoci attrarre da Lui, poss iamo vivere ogni giorno della vita col suo Spirito, come Lui, nella pace, sentendoci figli amati, considerando gli altr i come fratelli, vivendo nella logica eucaristica d el dono, del servizio, del perdono, e dunque vivendo in modo aut entico la nostra umanità. La risurrezione di Gesù s vela, mostra, manifesta, il disegno che Dio ha da sempre per cias cuno di noi. Prima potevamo solo sperarlo. Credendo in quello che videro le donne e poi gli apostoli e poi altri testimoni ancora, questa speranza diventa una realt à che non ci tocca solo quando moriremo, ma ci tocca adesso, perché ci fa vivere tutta la vita, tutti i giorni delle sett imane di tutti i mesi di tutti gli anni della nostra vita terrena, tanti o pochi che siano, alla luce della risurrezione. E questo ottavo giorno è cominciato per ciascuno sapete quando? Il giorno de l nostro Battesimo. Col Battesimo siamo entrati con Cristo nella tomba rappresentata dall’acqua in cui si viene imme rsi, non per annegare, ma per uscire. Quindi col Ba ttesimo noi conosciamo chi è Dio, chi siamo noi, chi sono gli a ltri, da dove veniamo, dove andiamo, qual è il sens o della nostra vita. E quindi possiamo vivere tutta la vita in un modo nuovo, come Gesù.