Dopo il sabato, all’alba del primo giorno della set
timana, Maria di Magdala e l’altra Maria andarono a
visitare la
tomba. Così comincia il vangelo di questa notte. Ad
esso vi chiedo uno sforzo di attenzione, anche se s
iamo stanchi e
la celebrazione è ancora lunga. Non voglio fare que
llo che sembra dare i numeri, tantomeno quelli da g
iocare al
Lotto, però prestiamo attenzione ai numeri.
Dopo il
sabato, all’alba del primo giorno della settimana.
Che giorno è? è
la domenica. Per gli ebrei la domenica è il primo g
iorno della settimana. Il secondo è il lunedì, il t
erzo è il martedì, il
sesto è il venerdì e il settimo giorno è il sabato.
Il sesto giorno è stato creato l’uomo, il compimen
to del creato. Nel
settimo giorno, il sabato, cosa è successo? Che Dio
si è riposato e ha contemplato l’opera della sua c
reazione.
Ovviamente queste sono immagini teologiche, non sci
entifiche, per dire cosa? Il sesto giorno è l’uomo
creato da Dio,
tutto il creato è stato fatto da Dio per la gioia d
ell’uomo, ma questa gioia l’uomo la raggiunge il se
ttimo giorno, il
sabato, quando l’uomo riposa in Dio, si unisce a Lu
i. E questo quando accade? Quando moriamo. E quindi
il settimo
giorno, il sabato, è il sepolcro dove tutti ci diam
o convegno. La differenza tra noi e i morti è che n
oi non siamo ancora
morti. Il sabato Gesù viene messo nel sepolcro dove
tutti ci diamo convegno e dove tutti ci incontra.
Vuol dire che
quando moriamo incontriamo Gesù nel sepolcro. Ebben
e, dopo il sabato, all’alba del primo giorno della
settimana, la
domenica, le donne andarono a visitare la tomba dov
e era stato messo Gesù. Queste due donne che erano
state
sotto la croce tornano al sepolcro, irresistibilmen
te attratte da quell’uomo che avevano amato, come n
oi quando
andiamo al cimitero a pregare sulla tomba delle per
sone che abbiamo amato, perché dov’è il nostro cuor
e lì è anche
il nostro tesoro, come ebbe a dire Gesù stesso. E c
osa accadde? Lo abbiamo letto, e qualche minuto fa
lo abbiamo
cantato. L’angelo disse loro: non è qui, è risorto!
La domenica è davvero il primo giorno di una nuova
settimana. Non
è il fine settimana, il week end, come lo chiamiamo
stupidamente anche noi cristiani. È il primo giorn
o di una nuova
settimana che dura per tutte le settimane e per tut
ti i mesi di tutti gli anni. Un giorno nuovo, che i
nfatti i cristiani
chiamano l’ottavo giorno. Davvero la Pasqua di Gesù
ci immette in una nuova dimensione, perché ci fa v
edere che
l’attrazione di Dio per noi è davvero fatale, così
fatale che non solo il peccato che ci viene perdona
to, ma nemmeno
la morte può separarci dal suo amore, che il nostro
destino è lo stesso destino di Gesù, e allora se v
iviamo la vita
attratti da Lui e lasciandoci attrarre da Lui, poss
iamo vivere ogni giorno della vita col suo Spirito,
come Lui, nella
pace, sentendoci figli amati, considerando gli altr
i come fratelli, vivendo nella logica eucaristica d
el dono, del
servizio, del perdono, e dunque vivendo in modo aut
entico la nostra umanità. La risurrezione di Gesù s
vela, mostra,
manifesta, il disegno che Dio ha da sempre per cias
cuno di noi. Prima potevamo solo sperarlo. Credendo
in quello
che videro le donne e poi gli apostoli e poi altri
testimoni ancora, questa speranza diventa una realt
à che non ci tocca
solo quando moriremo, ma ci tocca adesso, perché ci
fa vivere tutta la vita, tutti i giorni delle sett
imane di tutti i mesi
di tutti gli anni della nostra vita terrena, tanti
o pochi che siano, alla luce della risurrezione. E
questo ottavo giorno è
cominciato per ciascuno sapete quando? Il giorno de
l nostro Battesimo. Col Battesimo siamo entrati con
Cristo nella
tomba rappresentata dall’acqua in cui si viene imme
rsi, non per annegare, ma per uscire. Quindi col Ba
ttesimo noi
conosciamo chi è Dio, chi siamo noi, chi sono gli a
ltri, da dove veniamo, dove andiamo, qual è il sens
o della nostra
vita. E quindi possiamo vivere tutta la vita in un
modo nuovo, come Gesù.