domenica 9 aprile 2017

Settimana Autentica

Come ogni anno, con la domenica delle Palme inizia la Settimana santa, quella che i primi cristiani definivano come AUTENTICA, e infatti è in questo modo che viene chiamata nel nostro Rito ambrosiano. “Autentico”, dal greco “autòs” cioè “se stesso”, significa “che è se stesso”. Per essere autentici occorre essere fedeli a se stessi, diventare ciò che siamo. Col Battesimo che abbiamo
ricevuto ci viene detto chi siamo: figli amati di un Dio che è Padre, fratelli del Figlio Gesù, chiamati ad amare i fratelli con lo stesso amore che Dio ha riversato nei nostri cuori con lo Spirito santo. Il serio rischio è che questa verità sia dimenticata o resti solo un concetto. Prenderne coscienza ci fa invece RISORGERE: non un giorno, ma adesso. La risurrezione riguarda noi che siamo vivi, prima di tutto. Risurrezione significa passare da una vita mortale a una vita immortale, essere immersi nella vita di Dio, già fin d’ora e in modo supremo dopo la morte del nostro corpo. Perché ciò accada, occorre ADESSO, in questa vita, MORIRE a noi stessi, cioè RINNEGARE tutto ciò che ci rende “inautentici”, che ci impedisce cioè di diventare appunto ciò che noi siamo. Credo che ognuno di noi abbia fatto esperienza di essere trattato in modo inautentico o di trattare gli altri in modo inautentico. E’ un po’ la sensazione che deve provare uno che si trova ad avere in mano una banconota falsa, cioè non autentica. Ebbene, la Settimana che stiamo per iniziare è “autentica” perché gli eventi della passione, morte e risurrezione di Gesù ci rivelano in modo supremo l’autenticità di Dio e di noi stessi, chi è Dio veramente e chi siamo noi. L’augurio per tutti è che possiamo viverla pertanto in modo “autentico”, e cioè non per tradizione, ma come vera occasione per fare il punto sulla nostra vita e capire se è fondata su qualcosa di autentico o meno.